lunedì 14 marzo 2016

L'onda

'L'onda' è un film del 2008, dalla regia di Dennis Gansel. Il film è tratto dall'omonimo romanzo dell'autore Todd Strasser, il quale viene scritto ispirandosi all'esperimento 'La terza onda' sperimentato su una classe di Palo Alto in California. Il film, ambientato in Germania, narra la vicenda di un professore, Rainer Wegner, che nella sue classe deve spiegare come si creino delle strutture sociali autoritarie, nonostante avesse idee prettamente più comuniste che naziste. Documentandosi ogni giorno di più, prende questa iniziativa molto sul serio e trasforma un gruppo di normali ragazzi, in un vero e proprio regime autoritario, con una divisa (jeans e camicia bianca), un logo identificativo, un saluto ed ovviamente un comandante, proprio se stesso. Con il tempo i ragazzi iniziano a sentirsi veramente dentro questo progetto e tutto sembra andare per il meglio. Ma karo e mona, due ragazze che facevano parte del corso, capiscono per prime che tutto questo potrebbe degenerare in futuro ed escondo dal gruppo, cercando di convincere il professore nel cancellare il corso. Il professore capisce quello che potrebbe accadere e decide di non andare avanti.
Qui Tim, uno strano ragazzo che trovava nell'onda tutti i suoi ideali, si sente distrutto senza di questo, e con un pistola minaccia e spara ad un suo compagno, per poi suicidarsi. La polizia ovviamente arresta il professore, ritenuto colpevole dell'accaduto.
Secondo me, è un film che riesce a far riflettere sul fatto che nessuno è immune da un cambiamento di ideali della massa.
Gli ideali di ognuno di noi possono essere facilmente manipolati e di conseguenza, è facile entrare in una successione di eventi che possono diventare poi, molto pericolosi.
-Grass

Dead man walking - condannato a morte

                                                                                                                                                              Film drammatico del 1995, basato sull'omonimo romanzo autobiografico di suor Helen Prejean. Diretto da Tim Robbins, con Sean Penn e Susan Sarandon.

Matt (Sean Penn) è un giovane condannato alla pena di morte, lui e il suo complice Carl hanno ucciso due fidanzati, che si erano appartati in un boschetto.
Mentre Carl, se la cava con l'ergastolo, Matt viene condannato a morte e dichiarandosi innocente, decide di scrivere a suor Helen (Susan Sarandon), per avere assistenza in carcere. La suora, che assisteva i bambini di colore, accetta questo insolito incarico, e con il consenso dei suoi superiori cerca di aiutare il ragazzo, pur trovandosi davanti ad un giovane che si definisce razzista e terrorista. 
Suor Helen cerca di rimandare il giorno dell'esecuzione chiedendo alcune verifiche, come la macchina della verità, ma tutti i suoi sforzi sono vani. Incontra poi, la famiglia di Matt, la quale lamenta l'odio dei vicini, provocato da quella situazione, e le ingiustizie che i fratelli minori subiscono a scuola. La suora, si trova inoltre, davanti ai genitori delle vittime, i quali rimangono sorpresi dal ruolo di difensore esercitato della suora, e dal tanto interesse, che secondo loro, dovrebbe essere rivolto ai loro figli, e non all'assassino.
Tuttavia, superando queste difficoltà, suor Helen, riesce a cambiare l'animo di Matt, e a farlo credere nella verità.

Tutto il significato del film, può essere spiegato dal titolo, letteralmente "l'uomo morto sta camminando", questa frase, viene pronunciata dal secondino nel momento in cui il condannato sta andando verso il patibolo. Il film espone, anche attraverso scene forti, il processo seguito negli ultimi giorni di vita di un condannato a morte. È un film che spiega la progressione del comportamento del protagonista, è una rappresentazione seria e profonda, e fa riflettere, suscitando emozioni forti, su ciò che significa essere condannato alla morte.
-Evj-